Una nuova stagione di politiche industriali

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"E’ l’Italia tuttavia, non solo il Sud, che, da oltre venti anni, sta perdendo capacità di produrre, competere, governare il proprio destino", così ha esordito il presidente dell'Unione industriali di Napoli, Paolo Graziano, intervenedo al convegno  “UNA NUOVA STAGIONE DI POLITICHE INDUSTRIALI. PER IL MEZZOGIORNO, PER IL FUTURO DEL PAESE” oggi a Città della Scienza di Napoli.

"Non mancano  - ha continuato Graziano - performance apprezzabili, come ad esempio quelle registrate in Campania nei distretti produttivi dell’alimentare, dell’automotive e dell’aerospazio". E poi "In Italia l’intervento pubblico a favore dell’industria si è andato progressivamente indebolendo. Pensare che la stella polare dell’austerità metta in sicurezza i conti pubblici e consenta una crescita stabile e sostenibile non è una prospettiva verosimile. La crescita ha bisogno di finanza e di banche, che sappiano trasformare il risparmio in investimenti".

"Proponiamo di porre in essere azioni straordinarie anche di sussidiarietà verticale, ricorrendo anche alla nuova Agenzia di Coesione nella gestione dei processi di impegno e spesa delle risorse; sempre che l’Agenzia venga effettivamente munita dei necessari poteri - Ha poi concluso il presidente degli industirali napoletani -. Bisogna inoltre  cogliere l’opportunità della nuova programmazione 2014-20, rendendola molto più funzionale al raggiungimento di obiettivi strategici di quanto non lo siano state quelle precedenti. La mancanza di una vision rende opinabili le scelte e rischia di ridurre la produttività della spesa.  Se la moneta rimane unica e gli squilibri tali, le uniche forme di governo locale sono la politica fiscale e la struttura della pressione fiscale e di quella previdenziale". 

All’incontro, organizzato dall’Unione Industriali di Napoli hanno partecipato il Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, il Vice Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani che ha  annunciato un'iniziativa per la Campania per accompagnare imprese europee ed extraeuropee, nella regione, e favorire investimenti extra italiani, a partite dal prossimo anno spiegando che "questa iniziativa servirà anche per organizzare incontri con le imprese di tutta la regione perché l'Europa non è solo quella dei sacrifici, ma innanzitutto quella della solidarietà". Tajani ha invocato ''un utilizzo diverso dei fondi Ue'', sottolineando allo stesso tempo che "la Regione Campania negli ultimi anni ha imboccato la strada giusta''.

Un'inversione di tendenza confermata dallo stesso Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, presente all'incontro insieme al Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e il Direttore Generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi tra i relatori che si sono alternati sul palco della sala Newton di fronte ad una platea di amministratori delegati e imprenditori di aziende di tutti i settori.

Tra cui Paolo Fiorentino della IPM Edge che nell'esprimere il suo parere sull'incontro ha riferito "Come ha sottolineato nella propria relazione il Presidente dell’Unione degli Industriali di Napoli, Paolo Graziano, la desertificazione industriale del Mezzogiorno, che emerge dai dati di molti tra i più autorevoli enti di analisi economica, non è una condizione ineluttabile. In uno scenario complessivo, infatti, i cui connotati non sono per nulla incoraggianti, emergono realtà di eccellenza che, nonostante la crisi, hanno continuato ad innovare, ad espandersi ed ad internazionalizzare. E’ a tali realtà che le PMI del Mezzogiorno devono fare riferimento per impostare gli obiettivi da perseguire per crescere e svilupparsi".

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